Il trattamento del glaucoma cronico viene effettuato con l’utilizzo di
colliri. Nel caso in cui il collirio non sia tollerato dal paziente o l’effetto
desiderato non sia soddisfacente, rimane solo il trattamento chirurgico.
Già nel 1988 Sutherland, uno dei massimi esponenti dell’osteopatia,
indicò che nel glaucoma si ha una restrizione membranosa che colpisce il seno
venoso. Un sito anatomico cruciale per il danno glaucomatoso non strettamente
collegato alla Pressione può essere la lamina cribrosa come affermato da
diversi autori. Altri autori evidenziano che anche la pressione e la
composizione del Liquido CefaloRachidiano LCR, sostanza che circonda il nervo
ottico, possa essere coinvolto in tale situazione.
Diversi studi hanno valutato l’efficacia della terapia osteopatica nel
trattamento del glaucoma, anche se alcuni di essi presentano dei limiti
riguardanti la metodologia adottata. L’obiettivo è stato quello di valutare
l’efficacia della terapia manipolativa osteopatica sulla pressione intraoculare
e l’influenza del sistema nervoso autonomo: tutti gli studi hanno evidenziato
una riduzione della pressione a seguito del trattamento rispetto al gruppo di
controllo.
E’ quindi consigliato, oltre alla classica terapia medica, rivolgersi
ad un osteopata per gestire in maniera più efficace tale problematica.